Nel 2023, il passaggio da un’economia lineare a una circolare deve considerarsi l’obbligatorio punto di partenza per la progettazione e la realizzazione di un prodotto green. Questo impone un cambio di paradigma all’interno di ogni settore, compreso il campo dell’automazione industriale.
A confermare la necessità i dati: più dell’80% dell’impatto ambientale di un prodotto è determinato durante la fase di progettazione. Approvare una soluzione basata sull’impiego efficiente di risorse e materiali contribuisce alla riduzione degli effetti legati alla produzione e alla quantità di rifiuti generati.
Occorre quindi intervenire su vari aspetti delle soluzioni. Il prodotto deve essere pensato con date caratteristiche di modularità: alta standardizzazione delle sue parti e componenti, possibilità di essere riparato o modificato per allungarne la vita e compatibilità con altri prodotti simili.
Questi sono i principi dell’«eco design», anche conosciuto come life cycle design, approccio tecnico che valuta e ottimizza le fasi di un prodotto/servizio o un intero processo per ridurne l’utilizzo delle risorse e l’impatto ambientale.
Per le aziende significa dover ripensare al proprio modello di business e adottare modelli sostenibili che si incarnino in azioni e comportamenti concreti ispirandosi al modello di economia circolare, rendendo più forte la propria presenza sul mercato.
Ad oggi la strada da percorrere nel mondo dell’automazione industriale è ancora molta ma all’interno di questa cornice Osai GreenTech si propone come partner tecnologico per supportare i clienti nella transizione, fornendo consulenza e supporto in ambito di «eco design».