Il 14 ottobre si svolge l’International E-Waste Day, giornata di sensibilizzazione nata per evidenziare il crescente problema dei rifiuti elettronici e di promuovere una gestione responsabile degli stessi. Arrivata alla sesta edizione, la ricorrenza è promossa dal WEEE Forum, associazione dei Sistemi Collettivi di gestione dei RAEE che riunisce membri da oltre 40 Paesi.
Secondo gli ultimi dati, sono almeno tredici i prodotti elettronici quali cellulari, pc, phon abbandonati in casa o gettati in discarica. Numero che scende a nove dispositivi – di cui 9 inutilizzati ma funzionanti e 4 rotti – se si prendono in considerazione solamente le abitudini degli italiani.
Veri e propri tesori abbandonati per un totale di 8kg di RAEE a persona in tutto il mondo e di cui quest’anno, numeri alla mano resi pubblici dalle Nazioni Unite, solamente il 17,4% di essi sarà correttamente registrato, trattato e riciclato a livello globale.
Con queste premesse, l’International E-Waste Day assume sempre più importanza e l’edizione di quest’anno ha deciso di porre in evidenza il problema dei rifiuti elettronici invisibili. Parliamo di giocattoli, sigarette elettroniche, utensili elettrici, rilevatori di fumo, soluzioni home appliance, biciclette e scooter elettrici, e ancora cuffie, cavi e adattatori. Tutti prodotti che contengono risorse preziose, fondamentali per la transizione ecologica e la produzione di nuovi dispositivi elettronici.
Attraverso lo slogan “Puoi riciclare tutto ciò che ha una spina, una batteria o un cavo!” si invitano i singoli a riconoscere tutti questi dispositivi che, causa della loro natura o del loro aspetto, passano inosservati e di conseguenza non sono riciclati correttamente all’interno del flusso di rifiuti appropriato.